Il giorno del rogito non è andato come previsto: pioggia, documenti frettolosi e poco tempo per scoprire i segreti della proprietà. Nonostante le difficoltà, abbiamo finalmente firmato. La nostra nuova casa ci aspetta.
Non credo di aver chiuso occhio la notte prima del rogito. Ero eccitato come un bambino alla vigilia di Natale.
Avevo immaginato il giorno del rogito perfetto: saremmo andati in banca, dove avevamo l'appuntamento con il notaio, avremmo incontrato il proprietario, firmato il rogito, scambiato due chiacchiere per scoprire i "segreti" e la storia della proprietà, e poi avremmo visitato la casa in una splendida giornata di sole.
Ma le cose non andarono come previsto.
Lucia aveva già in programma lavori per due balconi -sapete vero che Lucia è una Garden Coach, vero?- e si era alzata all'alba. Inoltre, pioveva. Più tardi, mi venne a prendere e ci dirigemmo verso la banca. Ancora documenti del mutuo da firmare. La notaia, una donna, cosa che non avevo mai visto prima, procedette con la lettura dei documenti a una velocità impressionante. Forse era la norma, ma a me sembrò tutto troppo frettoloso.
Quando finalmente firmammo i documenti del rogito, fu come liberarsi di un enorme peso.
Il proprietario era un anziano signore, accompagnato da un cugino più giovane. Purtroppo, nonostante Lucia avesse mille domande sulla proprietà, c'era poco tempo per approfondire perché doveva tornare ai suoi impegni.
Giusto il tempo per scoprire che il vecchio proprietario non aveva ancora fatto rimuovere i mobili vecchi e altri ingombri dalla casa, dalla stalla e dal giardino.
"Quando li porterà via?" chiese Lucia.
"Verremo dopo la semina," rispose.
"E quando sarà la semina?"
"Quando smetterà di piovere."
Da allora, sembra piovere quasi ogni giorno...
I festeggiamenti si ridussero a un panino mangiato insieme in un bar, dopodiché ognuno tornò al proprio lavoro.
E così oggi abbiamo fatto il rogito.
Nonostante le difficoltà e le incertezze, abbiamo navigato attraverso i nostri dubbi, le nostre paure, la burocrazia e le richieste esigenti, ma ce l'abbiamo fatta. La nostra nuova casa ora ci dovrà aspettare.