Dopo aver ricevuto la notizia che il mutuo era stato deliberato, ci trovammo di fronte alla richiesta di ulteriori garanzie dalla banca a causa di una nuova normativa UE. La nostra capacità finanziaria era a rischio, ma decidemmo di fare una controproposta.
A pochi giorni dal rogito, il telefono squillò in modalità silenziosa durante una mia lezione. Gettai uno sguardo allo schermo del cellulare per vedere chi fosse e continuai a parlare come niente fosse, ma in realtà ero agitato. Proposi ai miei studenti una pausa appena mi fu possibile e richiamai il numero.
Era il consulente finanziario con le notizie che aspettavamo. "Il mutuo è stato deliberato" disse e la notizia mi fece esultare "ma la banca richiede ulteriori garanzie."
Il mio cuore si fermò per un istante. "In che senso?" chiesi, cercando di mantenere la calma.
"Beh, c'è una nuova normativa dell'Unione Europea in arrivo," spiegò il consulente. "Tutti gli immobili residenziali dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 2030. La banca considera questo un rischio per il loro investimento, nel caso in cui non effettuiate i necessari lavori di adeguamento."
La notizia cadde come un macigno. Le richieste della banca erano esose, e mettevano a rischio la nostra capacità di gestire eventuali imprevisti finanziari. Non potevamo accettare le condizioni imposte dalla banca.
La disperazione e la desolazione si impadronirono di me e Lucia, nonché la rabbia per essere arrivati così vicino e ritrovarsi da capo. Ma poi non gli bastava l'ipoteca?
Dopo lunghe discussioni con Lucia, decidemmo di fare una controproposta, sperando di trovare un compromesso accettabile. I giorni che seguirono furono un turbinio di ansia e attesa, finché finalmente non ricevemmo una chiamata: la nostra proposta era stata accettata. Un sospiro di sollievo ci sciolse la tensione accumulata: eravamo di nuovo in gara!
Iniziò così una vera e propria maratona. Dovevamo completare tutti i documenti necessari in pochi giorni, dato che la data del rogito con il notaio era già stata fissata. Le giornate si susseguivano frenetiche, tra telefonate, appuntamenti e verifiche di documentazione. Ogni momento libero era dedicato a raccogliere, firmare e inviare carte.
Nonostante lo stress e la stanchezza, c'era un filo di eccitazione nell'aria. Stavamo per raggiungere un traguardo importante, e ogni ostacolo superato ci avvicinava sempre di più alla casa dei nostri sogni. Con il sostegno reciproco e una determinazione rinnovata, affrontammo ogni giorno fino al fatidico incontro con il notaio.