Image for Una villa, no un panorama

Sono quasi due anni che mi sono messo in testa che vorrei trovare una casa in campagna. Lucia mi asseconda, tanto sa che non troverò mai una casa che vada bene per noi. Per esserne sicura ha posto delle condizioni che saranno difficili da soddisfare. A queste si aggiungono le mie. E vi assicuro che la somma di tutte rende l'impresa alquanto ardua.

Ad ogni modo, quando trovo un'inserzione che ha qualche vaga speranza, gliela sottopongo e ci godiamo i viaggi che facciamo insieme per andarla a vedere.

Non che Lucia non desideri anche lei una casa, semplicemente è più realista di me e sa che nessuna banca ci darà mai un mutuo con i nostri introiti.

Nel mio divagare tra le speranze ho più volte cambiato strategia: prima ho abbassato il budget, poi ho guardato le case prefabbricate di diversa fattura, da quelle di lusso alle cassette di legno da giardino, ci siamo anche rivolti ad una agenzia che aiuta ad acquistare le case all'asta.

Se tutto questo agitarsi ha avuto un beneficio -bene- questo è stato il fatto di capire che non stavamo cercando una casa, bensì una vista. Un panorama.

So che può sembrare pazzesco, ma è così!

La gente cerca una casa, comoda, confortevole, che possa soddisfare le attuali necessità e possibilmente anche quelle future.

Noi no. Cercavamo una vista in cui perderci, sognare. Un ambiente che ci facesse sentire bene e che potessimo condividere con chi amiamo.

Se vi raccontassi quante ore abbiamo parlato, Lucia ed io, per capire cosa volesse dire la sua frase "un panorama inglese" e come questo potesse in qualche modo conciliarsi con la mia ricerca di "natura selvaggia" restereste sbigottiti.

E così abbiamo macinato migliaia di chilometri per vedere case in un raggio di tre ore da Milano, ben sapendo che una delle condizioni poste da Lucia era un'ora e mezza massimo da casa. Ma speravo che vedendo qualcosa di fantastico avrebbe ammorbidito le sue condizioni. Abbiamo visitato posti meravigliosi tra Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Piemonte. Erano le nostre fughe d'amore, alla ricerca della casa perfetta.

Dopo aver girato infiniti posti abbiamo iniziato a pensare che la casa perfetta (con il nostro budget risicato, ahinoi) non l'avremmo mai trovata. Così abbiamo sviluppato una nuova strategia: anziché trovare una casa avremmo cercato un campo, su cui un giorno avremmo costruito la casa dei nostri sogni... nel frattempo avremmo potuto piantare una tenda.

Così arriviamo all'estate scorsa quando trovai l'annuncio di una villa nel comune di Castel San Giovanni. Un costo ridotto, tutto sommato, considerato ciò che era, ma ben al di sopra del nostro budget.

L'inserzione era fuori da poche ore. Ormai avevo industrializzato la ricerca e sapevo di essere tra i primi ad averla vista, forse addirittura il primo.

E così domenica 20 agosto decidemmo di fare una capatina tanto per vedere.

Faceva caldo. Anche i prati intorno a noi davano l'idea di sentire l'afa.

Nel bel mezzo di uno di questi si ergeva, impettita, la villa con l'aria stanca, ma orgogliosa. Mi ricordava in qualche modo la villa di mia nonna e ciò le conferiva, ai miei occhi, una simpatia istintiva. Sapevo bene che non era ciò che cercavamo, ma i ricordi che aveva risvegliato me la rendevano stranamente attraente.

Lucia ne riconobbe la bellezza, ma non se ne innamorò.

Ce ne stavamo quasi per andare. Lucia era già seduta in macchina a godere dell'aria condizionata. Non so cosa mi abbia spinto a fare qualche passo in più.

"Vado laggiù a vedere" le dissi allontanandomi dalla macchina.

E fu allora che vidi il panorama.

Tornai alla macchina di corsa, come se fossi rincorso da un serpente.

"Questo lo devi vedere" misi in moto e lanciai la macchina per la strada sterrata.

"Attento alle buche!" urlava Lucia.

Guarda!

Tacque. Scese dalla macchina in silenzio.

"Sì, qui mi piace"

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