Oggi ho contattato la società dell'acquedotto per organizzare l'allacciamento alla rete idrica. Un piccolo ma significativo passo avanti per rendere la casa vivibile.
Ci sono cose che diamo per scontate: il sole, ad esempio, o l'aria che respiriamo, o l'acqua.
Bene, a Ganaghello non abbiamo né luce né acqua. Abbiamo deciso di non attivare subito il contratto per l'elettricità per risparmiare qualche soldo, ma l'acqua è necessaria. Senza acqua, anche le attività più semplici diventano complicate, e non possiamo permetterci di continuare così a lungo.
Così oggi, mentre un raggio di sole illuminava, tra uno scroscio di pioggia e l'altro, la poltrona in cui mi siedo quando non lavoro, ho fatto un bel respiro e ho chiamato la società che gestisce l'acquedotto a Castel San Giovanni. Il telefono ha squillato diverse volte prima che una voce meccanica rispondesse: "I nostri operatori rispondono dall'Italia. Risponde l'operatore 7, 0, 8."
"Buongiorno, sono Cristina. In cosa posso essere utile?" La sua voce era gentile e professionale, il che mi ha dato un po' di conforto.
Le ho spiegato che avevo da poco acquistato un casale e dovevo allacciarlo alla rete idrica. O meglio, probabilmente era già allacciato, ma io non ero riuscito a trovare il contatore. "Ho cercato ovunque," le ho detto, "ma non riesco proprio a trovarlo. Potrebbe essere nascosto sotto qualche cespuglio o coperto da detriti."
"Molto bene, allora facciamo uscire il tecnico," ha risposto Cristina con efficienza. Mi ha spiegato che doveva prendere i miei dati per creare l'utenza. Abbiamo proceduto a compilare tutte le informazioni necessarie, e poi siamo passati a fissare un appuntamento per l'uscita del tecnico.
"Vediamo un po'... quando sarebbe disponibile?" ha chiesto Cristina.
Abbiamo iniziato a confrontare le nostre agende. Un giorno non potevo io, un altro non c'era il tecnico, di nuovo non potevo io, ancora non poteva il tecnico.
"Che ne dice del 18 giugno?"
Un po' più in là di quanto sperassi, ma alla fine concordammo per quella data.
Anche se l'appuntamento era più lontano di quanto avrei voluto, almeno avevamo una data fissata. Un altro piccolo passo avanti per rendere la casa vivibile.
Edit 2 giugno.
Mentre mi aggiravo attorno alla casa a strappare erbacce ho notato un tombino di cemento. A questo punto dobbiamo imparare a conoscere ogni centimetro quadrato della proprietà e quindi la curiosità di dire cosa ci fosse mi ha spinto a cercare di aprirlo.
Con il piccone ho provato a fare leva, ci è vuoto un po', ma alla fine il coperchio ha iniziato a sollevarsi fino a mostrare... suspence... non uno ma ben tre contatori dell'acqua, piombati nel 2008.
Dopo questa scoperta l'istinto mi spingeva a richiamare la società che gestisce l'acquedotto per annullare l'appuntamento, ma quale dei tre contatori porta l'acqua in casa? Ho preferito tenere l'appuntamento per verificare con il tecnico. Lo scopriremo il 18.