Riceviamo la piacevole visita a sorpresa di mio fratello Andrea e sua moglie Elisabetta, così abbiamo avuto l'occasione di mostrare i progressi nel ripulirla. Gabriele, colto da un raptus di energia, ha dedicato il suo tempo a ripulire l'aia pavimentata, rimuovendo anni di muschio e terriccio. Il suo lavoro ha trasformato l'area, rendendola più accogliente e ordinata.
Mentre mangiavamo, abbiamo sentito un suono. Un rombo profondo e gutturale che andava aumentando facendo vibrare l'aria, un mix di bassi robusti e note metalliche che si fondevano in un'armonia meccanica inconfondibile. Erano Andrea, mio fratello, e sua moglie Elisabetta che venivano a trovarci arrivando sulla loro moto Triumph.
La loro visita è stata una piacevole sorpresa e ci ha dato l'opportunità di mostrare i progressi che avevamo fatto. Stiamo diventando bravi a far fare il giro turistico della casa, che ora un po' più pulita fa una impressione migliore. La stalla, poi, fa sempre un bell'effetto con il suo ampio portico e la vista sulla campagna circostante. Andrea ed Elisabetta sembravano impressionati dalla bellezza dell'ambiente circostante.
Dopo il giro turistico, ci siamo seduti sotto il portico a goderci la brezza di questa primavera inoltrata. Il sole splendeva alto nel cielo, e l'aria era piena del profumo dei fiori e del suono degli uccelli che cinguettavano.
Ad un certo punto, a Gabriele, nonostante le fatiche della mattina, è venuto un raptus di voglia di lavorare. Senza dire una parola, si è alzato e ha ripreso a pulire davanti alla casa. Con una determinazione ammirevole, ha iniziato a ripulire quasi completamente una zona dell'aia pavimentata con gli autobloccanti. Anni di incuria avevano permesso a uno spessore di muschio e terriccio di ricoprire la superficie, e poco alla volta qualche piantina pioniera aveva messo le radici finché tutta la superficie era stata ricoperta da erba anche abbastanza alta.
Ha lavorato con energia per rimuovere il muschio e il terriccio, ad ogni colpo della pala asportava zolle, rivelando gradualmente la pavimentazione sottostante. Noi lo osservavamo con ammirazione, sorseggiando le nostre bevande e chiacchierando con Andrea ed Elisabetta.
Non posso nascondere il senso di colpa che provavo lasciandolo lavorare da solo.
"Non riesce proprio a stare fermo," ha commentato Andrea con un sorriso, guardando Gabriele all'opera.
"È vero," ho risposto. "Ma io non lo fermo: sta facendo un lavoro incredibile."
Le mie membra urlavano anche solo al pensiero di rimettermi al lavoro.
Poco alla volta, l'aia ha iniziato a prendere forma. Gli autobloccanti, una volta nascosti sotto strati di vegetazione, sono tornati alla luce, rivelando una superficie ordinata e pulita. La differenza era sorprendente, e la zona anteriore della casa sembrava molto più accogliente.
Quando Gabriele ha finito, si è seduto con noi sotto il portico, visibilmente soddisfatto del suo lavoro. Abbiamo brindato ai progressi fatti e alla bellezza della giornata, godendoci il momento di tranquillità e la compagnia degli amici e della famiglia.