Image for Malta bastarda oppure no?

Disteso sul letto, con il catalogo di Tecnomat da una parte e il Manuale del muratore dall'altra e qualche video tutorial su YouTube sullo sfondo, il mio rispetto per i muratori stava crescendo man mano che cercavo di districarmi nel comprendere gli arnesi del mestiere e i materiali necessari. Ogni pagina sfogliata, ogni video rivelavano un mondo complesso e affascinante, fatto di tecniche, strumenti e conoscenze che non avevo mai immaginato.

Non avevo mai pensato che fosse un mestiere facile, ma non avevo mai preso in seria considerazione la quantità di variabili di cui si deve tenere conto anche solo per sistemare le questioni più semplici. Non riesco nemmeno a immaginare cosa sia necessario sapere per costruire una casa da zero!

Uno dei problemi sul tavolo dei lavori che dovremo affrontare sono le crepe. Sappiamo che prima o poi dovremo fare il consolidamento delle fondazioni, ma per il momento dovremo accontentarci di sistemare le crepe, ben sapendo che potrebbero, con il tempo, ripresentarsi.

Internet mi stava misurando che ci sono diversi tipi di crepe. Innanzitutto, possiamo distinguerle per la loro evoluzione: statiche, che non evolvono nel tempo, e dinamiche, che evolvono nel tempo, allungandosi o allargandosi. E poi si distinguono per profondità e dimensioni.

Capire la tipologia di crepa consente di scegliere il tipo di intervento più adatto per evitare che si riformino. Una volta sistemate, bisognerà poi capire come sistemare l'intonaco laddove necessario.

E questo mi riporta ai testi sacro dell'edilizia in quanto implica l'uso della malta.

La malta, già, questa sconosciuta. Dal Manuale ho scoperto che comunemente viene chiamata "malta" la mescolanza o l'impasto di un legante con dell'acqua o di un legante con dell'acqua e un inerte.

Ma per fare la malta più adatta alle proprie esigenze bisogna scegliere tra cemento, calce e gesso. E poi il tipo di inerti: sabbia fine, media o grossolana. Ho già escluso la ghiaia, ma ci sarebbe anche quella.

Ogni componente contribuisce alle caratteristiche della malta.

La malta di cemento offre una maggiore resistenza strutturale, ma ha meno elasticità. La malta di calce è più flessibile e traspirante, probabilmente più adatta ai muri di mattoni come i nostri.

E poi c'è la malta bastarda. Che non è quella che fa scherzi, ma quella fatta di cemento e calce e offre proprietà intermedie di resistenza, flessibilità e traspirabilità.

Quanti aspetti da tenere in considerazione!

Io opterei per la malta bastarda per le crepe più grosse, una malta di calce per quelle più piccole. E poi per l'intonaco si vedrà...